venerdì 27 luglio 2007

La terra di fronte.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la poesia di Vincenzo Todaro.

La terra di fronte.

La terra di fronte col sole in faccia.
La promessa non mantenuta caduca e astuta
canta come le sirene, l'invito è forte.
Il vaso di pandora, meglio lasciar stare la malia.
Infine tutto va e tutto viene e ciò non dispiace tanto.
la terra di fronte ha il sole in fronte quando tramonta.
Essa è già vicina, sembra toccarla con lo sguardo...
Il viaggio è stato lungo e periglioso.
Il bello e la burrasca, la gioia e la tristezza,
la gloraia e l'arcobaleno. Il domani è già lontano.
L'eroe da tempo aspetta e il suo passato gli fa cenno.
La speranza torna.
Itaca è di fronte e il sole la bacia ancora.
la mia patria non promessa, la terra rubata al destino
oggi l'ho trovata.
Il domani è già passato, senza speranza.
L'eroe pensa una vittoria ormai non più lontana.
Verrà certo, verrà l'onore e sarà salvo.
restituito è alla storia il pegno.
Il sole sulla fronte sudata è di fronte.
Ribelle il ragazzo, docile il vecchio ormai!
Itaca è salva dalle mani impure
corrose dal sangue di molti innocenti.
Le scure sono trafitte ed allineate.
Il braccio è ancora forte, dritta è la mira.
Raggiunta è ormai la meta che non fu promessa
Essa è di fronte ed è già lontana.
Odisseo ha conquistato la "grande opera"
Rivelato l'uomo è ormai!

giovedì 12 luglio 2007

Furbetti romani anche negli ospedali.

"Sono titolare di una concessione di parcheggio per invalidi civili. E' la seconda volta che non trovo posto perchè alcuni posti auto sono utilizzati da autovetture sprovviste di contrassegno rilasciati dal Comune di Roma. Chiedo che vengano verificati gli usi e gli abusi non consentiti a persone che non hanno titolo".
Era stata questa la richiesta avanzata alla dirigenza dell'Ospedale di Tor Vergata a Roma in data 7 luglio 2007. Ecco la risposta fornita dalla Responsabile dell'Ufficio Accoglienza circa il reclamo. Non si è riusciti a risolvere il problema ma senz'altro è stato un passo avanti. Speriamo meglio nel futuro.

mercoledì 11 luglio 2007

Furbetti romani anche negli ospedali.

Una giornata di vita quotidiana a Roma. Si va la mattina presto al Policlinico per fare delle analisi cliniche. Il medico era stato categorico: "Vada al Policlinico e vedrà che farà tutto in un baleno. Pensi che c'è anche il posto di sosta per le autovetture come la sua in possesso del contrassegno di invalidità civile. Vada con fiducia". Queste erano state le ultime parole del medico di famiglia. Memore del fatto che l'ultima volta che andai al Policlinico alcuni posti erano stati occupati da vetture sprovviste del tagliando di accesso feci uno sforzo per convincermi che questa volta sarebbe andato tutto per il verso giusto. Alle ore sette e mezzo del mattino arrivo davanti allo spiazzo dell'Ospedale. Tutti i posti erano occupati da auto lasciate in modo disordinato sul piazzale. C'erano macchine con le ruote posteriori sui marciapiedi, con tre ruote sulle banchine, con una ruota davanti al passaggio per le carrozzelle, con tutte e quattro le ruote sul prato, addirittura alcune erano state posteggiate nelle aiuole accanto ai fiori. Insomma, regnava una grande confusione e tutto era regolato secondo le leggi del caso. Ma l'aspetto più grave era che tutti i posti previsti per la sosta ai portatori di handicap con contrassegno erano stati occupati da auto sprovviste del contrassegno medesimo rilasciato dal Comune di Roma. Quello che temevo si era ancora una volta verificato. E adesso come faccio, mormorai tra me? Un giovane che passava da lì, mosso a compassione, mi aiutò. Spostò la sua macchina e fece posto alla mia. Mi mossi con preoccupazione ma con risolutezza. Feci le analisi e subito dopo andai al Reparto segnalazione di disfunzioni e reclami. Mi presentai all'impiegata alla quale chiesi di farmi compilare la scheda di segnalazione, che riempii così: "Sono titolare di una concessione di parcheggio per invalidi civili. E' la seconda volta che non trovo posto perchè alcuni posti auto sono utilizzati da autovetture sprovviste di contrassegno rilasciate dal Comune di Roma. Chiedo che vengano verificati gli usi e gli abusi non consentiti a persone che non hanno titolo".
Consegnai la scheda e andai via deluso come sempre che le cose non sarebbero cambiate. Mi giunge notizia che ogni mattina nel piazzale dell'Ospedale i posti auto per portatori di handicap continuano ad essere occupati da chi non ne ha titolo e, fatto più grave, il personale di sorveglianza, compresi i vigili urbani, non fanno nulla per eliminare l'illegalità e il sopruso. Una vera ingiustizia.

lunedì 9 luglio 2007


Il Sindaco di Roma Veltroni afferma "Si al referendum, ma non firmo".

Francamente non ce lo aspettavamo. Diciamo la verità, in questi ultimi anni il Sindaco di Roma, che ha conseguito successi su successi nel governare l'ingovernabile capitale della Repubblica, ci aveva dato l'impressione di essere un Asso nella manica per il Paese. Ci aspettavamo che al momento buono uscisse dagli affari cittadini della municipalità per affrontare i grandi problemi nazionali della vita del Paese con sicurezza, logica, chiarezza, trasparenza. Cosa abbiamo visto? Il vecchio modo di fare politica. Interpellato perchè non andava a firmare il referendum sulla riforma elettorale se ne è uscito alla maniera dei vecchi volponi della prima Repubblica: "si, sono d'accordo ma....". Incredibile. Forse adesso capiamo. Quando si avvicina l'ora delle decisioni i politici italiani (tutti) perdono la testa e non vogliono scontentare nessuno. Per cui siamo al "vorrei ma non posso"! Allora diciamola questa verità scomoda. Il Sig. Veltroni, da poco il Signor Ni, sta diventando la fotocopia sbiadita del Sig. Prodi. Entrambi hanno immolato sull'altare della coesistenza con la sinistra massimalista di governo un colossale inciucio alle spalle della governabilità e delle grandi scelte politiche di cui ha bisogno l'Italia. E la delusione è enorme. Vorremmo dire al Sig. Veltroni che se per caso avesse intenzione di risolvere i problemi del nuovo partito democratico come ha fatto a Roma con le cose cittadine, cioè a pezzettini e quando conveniva, noi non lo seguiremo. Se lo metta bene in testa che con le panzane alla Prodi noi non ci caschiamo più. Capito? Nella capitale il Sindaco, lo riconosciamo, ha risolto molti problemi ma ne ha eluso almeno altrettanti. Un esempio? Le buche stradali che a ogni pioggerella diventano enormi pantani. I trasporti pubblici che fanno meravigliare negativamente per la loro insostenibilità persino gli abitanti ghanesi di Accra che nella loro città hanno trasporti puliti e puntuali. I tassisti, in verità i tassinari romani, che fanno accapponare la pelle ai clienti alla sola idea di salire su una loro macchina con la scritta SPQR: al loro confronto i tassisti di Bombay sono persone ordinate, educate e solerti. Il racket dei posteggi abusivi in cui si permette a parcheggiatori pregiudicati di pretendere il pagamento del pizzo sul posteggio per evitare di farsi rigare la macchina. La Metropolitana di Roma che fa indignare persino gli abitanti delle favelas brasiliane per la sporcizia e la mancanza di sicurezza. La prostituzione sulle strade consolari romane che fa paura anche ai delinquenti dei racket. I frequenti casi di abusivismo dovuti o alle pedane dei bar e ristoranti che occupano illegalmente aree di posteggio o, peggio, a costruzioni abusive che sistematicamente nascono come funghi nell'intera città senza poi metterle giù come ci si aspetterebbe. Le baraccopoli che sorgono a Roma nei luoghi più incredibili, come lungo il Tevere ma anche a Colle Oppio a due passi dal Colosseo. Zingari e barboni che fanno quello che vogliono permettendosi di aggredire anche polizia e carabinieri se disturbari nella loro pratica di accattonaggio selvaggio. E così via... Ma si può andare ancora avanti così?

giovedì 5 luglio 2007


Zapatero nei guai: cerca bebè per le famiglie spagnole e dice Promover la natalidad.

La notizia è in prima pagina sul giornale madrileno El Pais. Al Premier spagnolo i conti non tornano ed è costretto a ricorrere al bonus per ripopolare la Spagna. La notizia riportata dalla stampa afferma che è stato deciso dal Governo spagnolo di dare un bonus di ben 2500,00 € per ogni neonato o figlio adottato dalle famiglie spagnole. E adesso passiamo alle opinioni.
Dunque ci siamo. Gli effetti perversi e deleteri della politica sociale per le famiglie del Primo Ministro spagnolo cominciano a dare i loro frutti nefasti: gli spagnoli non fanno più figli a sufficienza perché le nuove famiglie omosessuali non procreano, né adottano. Dice Josè Zapatero che per continuare a crescere la Spagna ha bisogno di più famiglie con più figli. A nostro parere la Spagna ha invece troppe famiglie, se non altro perché una parte di queste è truccata. Questo, purtroppo, è il risultato della pessima politica sociale dei socialisti spagnoli che hanno sempre insistito sul “valore” del matrimonio delle coppie dello stesso sesso. Dunque, i nodi cominciano a venire al pettine. Pertanto, niente nascite, niente figli, poco sviluppo economico.

martedì 3 luglio 2007

No al biglietto e assaltano la metro a Roma.

Alla fine della manifestazione romana della FIOM-CGIL, circa 80 persone, con berretti rossi e borse dello stesso colore ma non erano turisti, hanno assaltato le porte della nuova entrata alla stazione Metro del Colosseo per non pagare il biglietto. Questa la notizia e passiamo alle opinioni.
L'azienda romana della Metro di Roma sta lavorando per sostituire tutti i vecchi tornelli di entrata nelle stazioni romane della Metro onde evitare che zingari, mascalzoni e furbacchioni romani continuino indisturbati a entrare a scrocco. L'idea è quella di far finire questo sconcio e malcostume solo romano che permette ai furbetti del quantierino di non pagare il biglietto. Lodevole iniziativa quella della Dirigenza della Metro. Ma sembra che a fare orecchie da mercanti siano stati i partecipanti alla manifestazione di protesta organizzata dal sindacato FIOM. Ed ecco la morale. Un manipolo di squallidi soggetti si sono arrogati il diritto di non pagare il biglietto perchè erano là a nome del Sindacato FIOM. E' o non è una notizia che ha dell'incredibile? E cosa succede sulla stampa italiana? Un semplice trafiletto con il quale si informa del fatto che si è trattato di un atteggiamento folkloristico di pochi partecipanti. E poi sulla faccenda è calato il silenzio più totale. Vi pare educativo e corretto accettare di dimenticare un fatto così grave sul piano etico e morale? A noi sembra un episodio gravissimo non tanto come valore giornalistico ma come comportamento scorretto che dovrebbe essere fortemente censurato per prima dalla stessa FIOM che invece è stata latitante. Continuiamo così e ci faremo sempre più male.

domenica 1 luglio 2007


L'ennesimo filmato sui fatti di Genova del G8.

Sabato 30 Giugno 2007 la RAI ha trasmesso su RAI3 un filmato sui fatti di Genova che portarono, com'è noto, alla morte di un giovane contestatore perchè ucciso da un colpo di pistola sparato da un giovane poliziotto che stava difendendosi dalle aggressioni della piazza. Questi i fatti e passiamo alle opinioni.
Sarà stato il caldo, sarà stato lo sciopero dei giornalisti, sarà stata l'astinenza di informazioni, sarà stato un blitz della redazione perchè sollecitata da qualche parlamentare interessata alla vicenda, fatto sta che il filmato mandato in onda nel programma Blob della serata è stato un inno alla piazza del G8. Mai avevamo visto un programma così sfacciatamente di parte e fazioso. E' incredibile come i sostenitori della contestazione violenta e della distruzione delle strade e della città di Genova del 2001 siano riusciti ad apparire come agnelli mansueti malmenati dal lupo cattivo, cioè dalla polizia. Che quest'ultima abbia delle responsabilità nei fatti sarà la magistratura ad accertarne le responsabilità. Ma che si tenti di condizionare l'attività dei magistrati con programmi televisivi rozzi e di parte ci sembra che sia l'ultimo cattivo esempio di pessima televisione. Un Presidente della RAI che è stato anche Presidente della Commissione parlamentare sulla RAI medesima che lascia fare cose del genere la dice lunga sulla crisi RAI. E' lecito pensare a un legame tra la crisi della RAI e i successi di Mediaset. Come mai si verifica questa accoppiata che ha dell'incredibile? Semplice. La casta politica italiana non solo è casta ma anche della peggiore. Preferisce aiutare la concorrenza piuttosto che lasciare il campo alla professionalità e alla competenza di un giornalismo come quello della BBC che non è condizionabile dai partiti e dai parlamentari. Lo spezzatino della RAI (un canale a me, un canale a te, un canale a lui e altri sul satellite a loro) è quanto di più disgustoso si possa vedere in giro per il mondo intero nel campo dell'informazione. D'altronde, da un paese come l'Italia che ha la casta politica formata da gente che proviene dal partito comunista da un lato e dalla vandea della destra più retriva dall'altra, cosa ci si sarebbe potuto aspettare di meglio? Il Direttore di RAI3 e il Presidente della RAI si vergognino a fare della RAI una vetrina degli interessi privati di violenti contestatori mascherati da carnevale o di partiti politici che fanno quello che vogliono nelle "loro" reti. Siamo alla frutta.

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