giovedì 30 ottobre 2014

Il vero male della politica italiana.


L'economia italiana e quindi la società italiana stanno male, molto male e sono destinati in futuro ad andare peggio. Nonostante gli sforzi inefficaci dei tre governi Monti, Letta e Renzi l'economia italiana rassomiglia sempre più a un ammalato che presenta i sintomi di un virus mortale. Come nello splendido libro Pinocchio di Collodi il “moribondo Italia” è attorniato da illustri medici incapaci e venditori di fumo (il Corvo, la Civetta e il Grillo-parlante) che non gli risolveranno il problema. La vera medicina gliela dà la fata Turchina. Si tratta di una medicina che il burattino non vuole bere perché amara. Noi non siamo economisti e dunque non abbiamo strumenti teorici per proporre terapie astratte e accademiche come fanno tutti i presuntuosi sputasentenze, profumatamente pagati dalle televisioni pubbliche e private, che si alternano un giorno si e l’altro … pure per proporre ricette sistematicamente smentite dalla realtà. Noi siamo solo osservatori, ma non stupidi, che hanno capito che i dottori intorno al letto dell'ammalato fanno i furbetti interessati, perché attendono che il “malcapitato Italia” spiri onde prendersi le sue spoglie. In poche parole sono tutti degli imbroglioni. Perché? La ragione è che il vero male da estirpare è il virus del debito pubblico che è fondamentale ridurre. Supponiamo per un momento che l'Italia, per un evento eccezionale, ottenesse da un extraterrestre un gigantesco prestito da mille e cento miliardi di euro a zero centesimi di interesse rimborsabile in 50 anni e che, improvvisamente, la sua classe politica all'unanimità decidesse di essere eticamente perfetta e si mettesse a legiferare con leggi che fossero solo nell’interesse generale, perseguendo seriamente tutto il malaffare politico e non politico. Ebbene, in una situazione del genere l'Italia prenderebbe il posto della Germania, sostituendola in tutto e per tutto nei pregi e senza difetti. Come conseguenza le aziende mondiali correrebbero tutti a investire nel nostro Paese, la giustizia sarebbe velocissima e certissima, la serietà sarebbe titolo di merito e subito ci sarebbero crescita, sviluppo, occupazione e lavoro, perché con un debito ridotto del 50 per cento gli interessi annuali scenderebbe dagli attuali 90 miliardi di euro a 45, liberando enormi risorse per investimenti e favorendo la produzione di molti posti di lavoro. Ecco dunque come stanno le cose. Con chi dovremmo prendercela per non avere evitato la corda al collo all’impiccato? Semplice. Con chi ha prodotto il debito. E chi ha prodotto il debito? Semplice una seconda volta: basta vedere negli anni passati chi sono stati i governi e quindi i politici che l'hanno aumentato mostruosamente per scopi non proprio nell’interesse di tutti. Un esempio? Permettere agli statali di andare in pensione anticipata con appena 19 anni e sei mesi nel caso peggiore e con 11 anni e sei mesi nel caso migliore dopo avere avuto il posto sicuro con una leggina estiva a misura di sindacato. E allora molti miti cadrebbero a terra come mele putrefatte. “A occhio e croce” tutti i leader passati sono stati non certo i gentiluomini senza macchia che ci hanno indebitato e costretti oggi a mendicare inutili e disonorevoli aiutini dall’UE quando nel passato hanno scialacquato alla grande. La soluzione è davanti a tutti. Buttare a mare i “dottori di Collodi” e varare un gigantesco piano di risanamento con patrimoniale altrettanto gigantesca in percentuale uguale ad ogni cittadino possessore di beni dopo aver eliminato tutti, ma proprio tutti gli sprechi. I nostri dottori alla Collodi lo faranno? Nutriamo seri dubbi che Lor Signori ancora in attività, cioè Berlusconi, Alfano, Casini, Salvini, Meloni, Bersani e altri vecchi tromboni politici lo faranno. Non ho citato Renzi e Grillo perché all'epoca della rapina (perché di questo si è trattato) il primo faceva lo scout e l'altro il comico. Per il resto nessuno racconti balle, per favore.

1 commento:

Giancarlo ha detto...

Nel leggere il suo intervento mi è vento in mente un pezzo, bellissimo, del comico Petrolini, mentre interpretava la figura del medico, quello che si presentava i suoi pazienti con il cappellaccio , la maschera da corvo ed articolava i suoi discorsi, e le sue diagnosi, in latino, sempre più lontano dalla comprenzione della povera gente, e più i suoi discorsi si facevano incomprensibili più lo stesso figuro appariva pozzo di scienza !
Non so se le persone da lei citate sono i diretti responsabili e, sopratutto quale è la misura della loro responsabilità, so che tutti ma proprio tutti hanno indossato il cappellaccio e la maschera da corvo, le loro diagnosi erano tutte in latino si che noi, almeno la parte maggiore di noi, ha creduto da questo che il, o, i personaggi fossero pozzi di scienza. La realtà, putroppo è diversa è fatta da anni, decenni, se non più, di sprechi e di allegra gestione di denari pubblici, ecco allora le famose pensioni, 15 anni sei mesi ed un giorno, fatte per favorire una fetta , non poco piccola di elettori, ecco allora la allegrissima, mi consenta il superlativo, gestione delle case popolari, e delle risorse relative. Non sono mancati, giusto che sia così, anche i piccoli, grandi, privilegi ad hoc, ecco allora i famosi vitalizi, sono denari nostri chiosò l'on. Casini ad una domanda su questo tema, peccato che i soldi "loro" vengono tutti dai nostri, ovvero dalle nostre tasse !! Certo riuscire ad abbattere almeno il 50 % del debito pubblico significherebbe un "avanzo" di 45 miliardi di euro, bazzecole, pinzillacchere direbbe il grande Totò ! Ci vorrebbe la rivoluzione Copernicana, e forse ci sarà, adesso vedo solo nuovi e più lugubri personaggi che per il guadagno di un voto parlano ancora il latino , ormai divenuto incomprensibile anche a loro tanto sono incartati nel loro "sapere"! Eppure, qualcuno dovrà pur governarlo questo Paese, a dispetto dei suoi cittadini, si perchè la causa prima di tutto questo siamo noi che frastornati dal latino ci siamo fidati del medico con cappellaccio e maschera da corvo.

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